Dall’inizio della pandemia e’ sempre stato considerato obiettivo primario quello di vaccinare, oltre agli operatori sanitari e ai soggetti fragili, anche le forze dell’ordine proprio per l’esposizione che queste ultime hanno in forza del loro rapporto con cittadini. La ratio era duplice, da un lato tutelare le forze dell’ordine dall’eccessiva esposizione al contagio, dall’altro evitare che le stesse potessero rappresentare un veicolo di contagio. Secondo i dati a disposizione fino ad ora, sarebbero ancora molti i membri delle forze dell’ordine non sottoposti a vaccino. In particolare, la polizia di Stato, con circa 95mila agenti, ha il 20% dipoliziotti che non si e’ voluto sottoporre al vaccino anti Covid.Il recente episodio che ha visto coinvolta la vicequestore di Roma che ha preso parte alla manifestazione no-vax e rilasciatodichiarazioni che vanno in netto contrasto con quanto previsto dalle norme e leggi vigenti su greenpass e pubblica amministrazione, sono esplicative di una situazione all’interno delle forze dell’ordine e dell’Esercito che rischiano di avallare le posizioni sovversive di una cospicua parte del movimento no-vax e no-greenpass. Per questo ho presentato un’interrogazione ai ministri dell’Interno e della Difesa: parliamo di soggetti che lavorano in stretto contatto con e per i cittadini e bisogna essere pronti ad applicare rimedi opportuni nel caso in cui i dati sulle vaccinazioni dovessero rivelarsi preoccupanti e dovessero comportare la carenza di personale con evidenti ripercussioni sul buon funzionamento degli uffici e sulla tutela dell’ordine pubblico.
Intervista pubblicata sul blog 1500 metri
di Claudia Esposito Conosco Aldo da molto tempo. La sua anima vivace, eclettica, instancabile. Lo intervisto su Zoom, lui e’ dalle 7 del mattino che