Nell’udienza dello scorso 25 settembre, nell’ambito del giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 580 del Codice Penale relativo al “caso Cappato”, la Corte Costituzionale si è pronunciata nel senso di ritenere «non punibile, a determinate condizioni, chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che egli reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli». A seguito di tale sentenza, insieme all’Associazione Luca Coscioni per la ricerca scientifica e al Consiglio Nazionale Forense, abbiamo organizzato un Seminario Giuridico dal titolo “Diritti nel fine vita, tra Corte Costituzionale e Parlamento”. Qui il mio intervento: Qui si può rivedere la registrazione dell’evento:
Mina Welby
Ho depositato un’interrogazione al Ministro della Salute, Roberto Speranza, per sollecitare la piena applicazione della legge 219/2017 sul consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento (DAT), più comunemente note come testamento biologico. In breve, a 17 mesi dall’entrata in vigore della legge, ciò che manca oggi è una banca dati nazionale, prevista dalla legge, che consenta di rendere accessibili le DAT anche fuori dal comune di deposito; si attendono, ancora, l’annuale relazione al Parlamento da parte del Ministro, sull’applicazione della legge e le relative statistiche e anche la campagna informativa tramite i canali mediatici consueti. TESTO DELL’INTERROGAZIONE DEPOSITATA: Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03829presentato daPENNA Leonardo Salvatoretesto diMartedì 15 ottobre 2019, seduta n. 239 PENNA e PERANTONI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che: in violazione della legge n. 219 del 2017, articolo 8, il Ministero della salute non ha ancora presentato la relazione annuale al Parlamento, contenente […]