La mancata piena inclusione dei disabili crea un vulnus profondo nel diritto alla felicità e alla realizzazione di quasi 100milioni di europei. In realtà oltre a ostacolare i diritti, i Paesi e tra questi l’Italia, si privano dell’apporto di milioni di intelligenze creative che potrebbero contribuire alla crescita dello spazio europeo.La decisione della Commissione di lavorare per l’adozione di una Carta europea della disabilità valida in tutta la Ue potrebbe riuscire nell’intento di avere società inclusive e spazi accessibili. Ovunque un disabile decida di risiedere, è giusto che gli sia garantito, infatti, il diritto al lavoro, a vivere in autonomia e all’inclusione, tutti elementi che passano per l’eliminazione di ogni barriera non solo architettonica, ma anche giuridica e culturale: la disabilità non è una zavorra ineliminabile se c’è la volontà di garantire una sincera parità.